
Dopo tre vittorie di fila, tutte per 1-0, due in campionato, una in Conference, dove la Roma aveva fatto vedere buone cose, riecco il punto d’ombra. Alla Dacia Arena, la Roma pareggia in pieno recupero contro l’Udinese una partita dominata in lungo e largo dai friulani. Un gol, due legni, tanta sostanza, contro una Roma lenta e prevedibile. Sblocca Molina, la riprende Pellegrini su calcio di rigore in pieno recupero.
Mourinho non rinuncia a Pellegrini e Zaniolo
Due squadre in campo con moduli speculari: 3-5-2 per i bianconeri di casa con Silvestri tra i pali, Becao, Pablo Marí e Perez nei tre dietro, Molina e Udogie sugli esterni, Pereyra, Jajalo e Makengo interni di centrocampo, con Beto e Deulofeu in prima linea. Mourinho non rinuncia a Pellegrini e Zaniolo sebbene sia entrambi in diffida. E’ analogo il modulo della Roma anche se alle spalle di Abraham e Zaniolo, Pellegrini è leggermente più avanzato rispetto agli altri interpreti. In mezzo ci sono Cristante e Sergio Oliveira, Karsdorp e Zalewski esterni. Dietro, Mancini, Smalling e Ibanez davanti a Rui Patricio. Arbitra Di Bello.
Dominio Udinese, la sblocca Molina
Un primo tempo con una sola squadra in campo, l’Udinese. Intelligente, accorta, attacca sul lato debole della Roma, pressa in continuazione a togliere respiro ai giallorossi che non riescono quasi mai a ripartire di giustezza. Lenta e macchinosa, la squadra di Mourinho, l’esatto contrario di quella di Cioffi che viaggia velocissima e da subito brava a sfruttare il lato destro di manovra, dove Ibanez, Cristante e Zalewski soffrono le folate dei bianconeri. Partita subito in mano ai friulani che prendono campo e chiudono la Roma. Il gol arriva grazie ad un mancino velenosissimo di Molina che si insacca all’incrocio. La Roma è sulla gambe e non reagisce. A referto c’è solo una conclusione di Abraham e un tiro di Oliveira, poco troppo poco. L’Udinese invece c’è e va vicina due volte al raddoppio, con Marenko che centra due pali a Rui Patricio battuto. Roma impalpabile, Udinese impeccabile fin qui.
La Roma la riprende all’ultimo assalto
Cambia Mourinho, inserendo El Shaarawy per Sergio Oliveira anche stasera in ombra come del resto i suoi compagni. Non c’è cambio di passo nella Roma, con l’Udinese che controlla e quando affonda mette sempre in difficoltà la retroguardia giallorossa. Ci prova ancora Marenko, dopo due pali, calcia a botta sicura dal limite, palla che sfila fuori di poco. La Roma non riesce a cambiare ritmo e allora, a venticinque dalla fine, Mourinho, inserisce Afena Felix e Shomurodov, fuori Zalewski e Abraham. Ed è proprio Felix a provarci alla prima occasione, palla che sfila di poco fuori. Dentro anche Veretout al posto di Karsdorp per gli ultimi venti minuti. Ma la Roma l’occasione per pareggiare con una tripla occasione. Pellegrini trova in profondità El Shaarawy che la mette in mezzo, il portiere udinese respinge in uscita e palla ghiottissima sui piedi di Felix, poi il tentativo di Veretout e dello stesso Pellegrini murati ancora una volta. Occasione anche per Shomurodov che recupero un buon pallone ma sbaglia la conclusione. Rui Patricio salva sull’ennesima percussione friulana con la Roma totalmente ferma. E ancora la Roma a ringraziare Rui Patricio che devia con la punta del piede una bordata di Samardzic. Sei di recupero. Poi, d’improvviso il guizzo: Shomurodov entra in area, Zeegelaar tocca con il braccio e Di Bello non ha dubbi: rigore, che passa anche alla visione del Var. Dal dischetto Pellegrini, freddo e glaciale, firma il pari al minuto 94: 1-1. Finisce qui, con la rabbia dei friulani per una vittoria accarezzata per 94 minuti.Sorride la Roma, per il punto e per il morale. Ma nel derby servirà ben altro.