EL, il Napoli aspetta il Barcellona senza paura

Nella foto: Fabian Ruiz ( ph: Fornelli/Keypress )

Francesco Raiola

Giornata di vigilia della super sfida contro il Barcellona al Diego Maradona dopo il pareggio di giovedi scorso al Camp Nou con gli azzurri che hanno sfiorato il colpaccio in Catalogna. Spalletti che ha pagato a caro prezzo il match europeo con gli infortuni di Anguissa, Insigne e Fabiàn Ruiz, con il solo spagnolo che ha potuto prendere parte alla sfida di campionato a Cagliari nei minuti finali.

Conferenza stampa di presentazione a Castelvolturno per Di Lorenzo e Spalletti, anticipata dal lancio social del nuovo pullman ufficiale della società che raffigura in più immagini Diego Armando Maradona. Di Lorenzo rassicura sulle proprie condizioni: “Sto bene, è stato un colpo importante ma sono a disposizione e pronto per giocare. Sono pronto a giocare in ogni modo, vediamo, per me non cambia niente”. Sfida difficile domani ma il campione d’Europa non ha paura: “Sarà difficile, l’abbiamo visto già all’andata, il loro possesso ti costringe ad abbassarti e dovremo essere più coraggiosi ed aggressivi per limitarli e poi col pallone dovremo far vedere le nostre armi. Li conosciamo di più, ma sapevamo della loro forza, dovremo rischiare di più le giocate per uscire da dietro perché loro sono forti col pallone ma anche quando ti pressano per recuperarla subito, ma dovremo rischiare“.

Spalletti lancia la sfida a Xavi: “In generale chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso. Bisognerà rischiare, comandare, altrimenti si diventa passeggeri di una squadra che comanda, da subito bisogna far vedere le nostre intenzioni altrimenti ci faranno abbassare”. Bisogna cambiare atteggiamento rispetto a Cagliari: “Non dobbiamo farci condizionare da ciò che accade qualche volta, ma far leva sulle nostre numerose qualità che ci hanno portato in quella posizione di classifica, di giocarcela col Barcellona. Sicuramente differenti dallo svolgimento della gara di Cagliari dove non siamo stati bravi a portarla sul binario di leggerezza talentuosa, non siamo giocatori da duelli fisici, contrasto aereo, noi siamo da palla per terra e dobbiamo giocare in modo consono come abbiamo fatto tante volte anche se davanti c’è il Barcellona. Prima avevano Messi, ora no, ma è lo stesso la squadra forte come quella, con giocatori buoni da tutte le parti. Obiettivo? L’obiettivo è avere una squadra che voglia restare nella testa della sua gente”. Poche rotazioni da fare rispetto alle ultime partite: “Quali rotazioni dovevo fare a Cagliari? Domani uguale, che rotazione posso fare a centrocampo? Forse davanti, ma serve equilibrio visto che c’è il Barcellona, tenere presente le sostituzioni perché chi viene da un infortunio con 3-4 gare fuori diventa pericoloso farlo giocare subito dall’inizio. E’ rischioso per chi viene da infortuni muscolari, si cercherà di mettere in campo una squadra equilibrata, chi è bravo poi è quello che sbaglia meno”. Conferme sul rientro in attacco di Insigne: “Sì, anche Politano, Osimhen non ha avuto complicazioni al ginocchio, Fabian non s’è complicato l’indurimento muscolare che aveva, ne usciamo rafforzati in generale da Cagliari, ma anche lì è successo qualcosa, Di Lorenzo per fortuna è stato scongiurato il colpo, Malcuit non ci sarà per 2-3 settimane, ma abbiamo la possibilità di mettere in campo una squadra forte ed avere delle sostituzioni a chi inizierà. Insigne partirà dall’inizio ed ha quel livello di personalità e qualità calcistica per direzionare il risultato”. Tifosi delusi dal pareggio di Cagliari: “L’Atalanta ha una gara in meno, può fare un balzo, però diamo la priorità nell’essere memorabili per i tifosi, costruire un gruppo serio, provando a vincere senza accontentarsi della posizione che si ha. La posizione corretta è quella che c’è da conquistare, ci deve essere l’ambizione di montare su chi c’è davanti e quindi va capito il tifoso se hanno ambizioni ancora superiori alle nostre. Niente è impossibile per noi, ciò che è possibile per Dio… e lui sta con noi”. Nessun favorito sulla carta: “Non c’è favorito, porterà all’eliminazione una delle più forti della competizione. Tutte e due punteranno a non andare ai supplementari. La lezione di Cagliari? Il modo in cui ci comporteremo dentro la partita, a Cagliari c’è stata più fame di salvezza che di Scudetto, vediamo la prossima. Vediamo ora se queste gare da sogno sono quelle che aspettiamo dal primo pallone toccato da bambini”. Osimhen trascinatore a Cagliari esempio di fame di risultati: “Sì, anche sulla testata del gol, per tornare a Maradona quella incazzatura animale bisogna averla, c’è bisogno anche da parte di altri. Lui ha quella ferocia quando ti viene addosso, sono caratteristiche, come gli strappi da metà campo che vanno supportati ma non è facile perché se gli altri passano 10 metri dietro e lui fa 50 metri, gli altri ne perdono altri 15 in velocità, deve anche farci arrivare (ride, ndr), gli altri non vanno quanto lui, ma bisogna essere compatti. Lui ha delle qualità super, extra, che altri non hanno”. La qualificazione non è un sogno: “”Stiamo ancora dormendo (ride, ndr), non ci sono alchimie strane, bisogna solo giocare dal basso quando ti presseranno, come diceva Di Lorenzo, cominciare l’azione anche con loro addosso, la nostra strada è quella, dare lo sviluppo all’azione come sappiamo noi, attaccare la linea difensiva perché loro sono quelli che giocano più corti, sono nel calcio di Xavi, sono il Barcellona, senza Messi, ma hanno tanti forti e torneranno a quel livello. Per fare risultato prima del 90′ serve una squadra seria!

Per la formazione di domani, confermato tra i pali Meret, in difesa Di Lorenzo e Mario Rui con Rrhamani e Koulibaly centrali, in mediana chance ancora da titolare per Demme con Fabiàn Ruiz mentre in attacco sugli esterni tornano titolari Insigne e Politano con Zielinski alle spalle di Osimhen.

Xavi recupera Araujo che torna in coppia con Piquè, a sinistra Jordi Alba ed a destra il più offensivo Dest se la gioca con Mingueza. A centrocampo si affiderà all’esperienza di Busquets per guidare il talento di Pedri e De Jong mentre in attacco Gavi ed Aubameyang sembrano certi di una maglia ed a destra se la giocano talenti incredibili come Ferran Torres, Dembelé e Adama Traoré: i due che resteranno fuori saranno le armi letali di Xavi nella ripresa.

Fischio di inizio alle ore 21. Arbitro del match il russo Karasaev.