Jurgen Klopp ama le grandi sfide. Non aveva mai messo piede a San Siro prima della partita contro il Milan. Domani ritorna sull’erba del Meazza in una partita dove si riparte da zero. Contro il Milan, la qualificazione era già acquisita, domani, sfida ad eliminazione diretta nell’arco dei 180 minuti. “E’ una partita di calcio… – dice Klopp – Se riusciremo a dominare noi sarà un bene. L’Inter si difenderà in modo compatto, giocheremo contro un top team e una squadra molto forte. Li ho seguiti molto l’anno scorso e anche quest’anno sono la squadra più forte, sono disciplinati e ben preparati. Hanno grande qualità, ma questa è la Champions. Affronteremo una squadra eccezionale e dovremo fare una gara eccezionale”.
La prima in trasferta un possibile vantaggio pensando al ritorno nell’inferno di Anfield. “In teoria sì, anche se ovviamente dipende dal risultato. E’ una buona cosa, non so se sarà una cosa decisiva. Sappiamo che poi potremo contare su Anfield, ma non dipendiamo solo da questo”.
Ma i gol in trasferta non conteranno più il doppio. “Lo vedremo dopo se avranno influenza… Un buon risultato? Non lo so, giochiamo la partita e vediamo. I gol in trasferta mi piacevano, non so perché hanno cambiato il regolamento ma noi cercheremo comunque di fare il massimo”.
Liverpool a punteggio pieno nel girone, ma Klopp non si sente favorito. “Storicamente i risultati del girone non contano niente… Ma certamente è stato bello vincerle tutte, non credevo fosse possibile. Ma è il passato. Noi dovremo utilizzare la nostra esperienza, sappiamo di essere una squadra forte ma lo sono anche loro. Sarà una partita difficile”.
Sulla formazione, Klopp non si sbilancia. “Abbiamo soluzioni diverse ovviamente, vedremo chi giocherà. Il fatto di avere 5 sostituzioni è una cosa importante, è fantastico averli tutti a disposizione. Se dovrà fare dei cambiamenti li farò, non mi è quasi mai successo di averli tutti a disposizione e quindi sono felice. Salah e Mane? E’ bello che abbiano giocato subito, sono due forze della natura. Non hanno festeggiato troppo, anche perché non bevono alcool… Hanno avuto tempi di recupero eccezionali, ma non sono sorpreso perché li conosco”.