L’errore di Serra in Milan-Spezia è evidente, ma le scuse dell’Aia sembramo un qualcosa di stonato. Fanno ridere. Non era mai successo, eppure di errori arbitrali se ne vedono tutte, o quasi, le settimane. E’ sembrato identico, come episodio, a quello di Orsato in Juventus-Roma con il gol annullato ad Abraham per un rigore fischiato alla Roma (e poi fallito da Veretout). Ma in quel caso non ci sono state scuse anche se l’errore è stato ammesso. Fa sorridere Pioli che solo qualche settimana fa non voleva parlare di arbitri dopo i due calci di rigore non concessi il 6 gennaio in Milan-Roma, mentre ieri tranquillamente ha ammesso che la partita il Milan l’ha persa anche per colpa dell’arbitro. E’ il solito vezzo tutto italiano, degli arbitri non parlo fintanto non tocca la mia squadra. Fatto sta che il Milan, al netto dell’errore di Serra, che sarà punito come tutti gli altri che hanno sbagliato in questa stagione, ci ha messo tantissimo del suo, arrivando sull’1-1 al minuto 92 e rotti. Segno che qualcosa non è andata per il verso giusto. Però, e stavolta ha ragione Pioli, dammi il mio e poi ne riparliano. Già a patto che il mio venga dato anche alle altre squadre. La Roma, che in questa stagione è stata molto danneggiata (doppio confronto con il Milan, derby con la Lazio, Juventus a Torino, Venezia) ha tutte le ragioni per protestare ad alta voce. Ma nessuno dall’Aia ha chiesto scusa alla Roma. Due pesi e due misure. La verità è che lo Spezia a Milano ha fatto un gran partita, con Provedel che si è esaltato sugli avanti rossoneri, ma alla fine, al netto del grossolano errore dell’arbitro, se il Milan ha perso, ha anche tante responsabilità.