
Arriva, gioca e segna. Meglio di così Sergio Oliveira non poteva sognare il suo esordio in maglia giallorossa. Tra Roma e Cagliari finisce 1-0 e a deciderla è la rete su calcio di rigore dell’ex Porto. Un match costantemente nella mani dei giallorossi che hanno creato molto ma concretizzato poco. E nella parte discendente c’è voluta una gran parata di Rui Patricio per salvare su Joao Pedro con palla schizzata sulla traversa dopo l’intervento del portiere portoghese. Molto meglio la Roma che però continua a non chiudere le partite e rischiare troppo nel finale. Positivissimo l’esordio di Sergio Oliveira che ha portato qualità e quantità alla squadra di Mourinho. Che torna a sorridere. Ma certe partite vanno chiuse prima. Contava vincere, per mettersi alle spalle la doppia sconfitta contro Milan e Juventus, e la Roma lo ha fatto, ma serve più cinismo e non lasciare gli avversari fino all’ultio secondo in gioco.
Out Pellegrini, subito in campo Sergio Oliveira
Tante assenze nella Roma che deve rinunciare a Cristante e Ibanez, con Karsdorp appena recuperato in panchina, out anche Smalling ed El Shaarawy, mentre all’ultimo istante Pellegrini salta la sfida contro il Cagliari a causa di un fastidio durante il riscaldamento: tocca a Veretout. In campo invece l’ultimo acquisto Sergio Oliveira, Maitland-Niles c’è. Nel tridente offensivo Abraham con Zaniolo e Afena Felix. Emergenza per Mazzarri a causa del Covid. Torna Nandez, davanti il tandem Joao Pedro-Pavoletti. Roma con un inedito 4-2-3-1 che in fase di possesso diventa 4-3-3. Tra i pali Rui Patricio, quindi Maitland-Niles, Mancini, Kumbulla e Viña sulla linea difensiva. Veretout e Sergio Oliveira intermedi, Mkhitaryan, Zaniolo e Afena Felix a supporto di Abraham. Mazzarri schiera i suoi invece con il 3-4-1-2. Cragno tra i pali, dietro Goldaniga, Altare e Carboni, in mezzo Zappa, Marin, Deiola, Dalbert, Joao Pedro e Pereiro alle spalle di Pavoletti.
Oliveira, esordio e gol
Che non sarebbe stata una partita facile, lo si sapeva dall’inizio. In effetti il Cagliari gioca con ordine ed equilibrio tattico. La Roma prova subito ad alzare il ritmo e al primo affondo trova un calcio di rigore poi revocato. Zaniolo scappa in profondità, Carboni in scivolata va a contatto. Margioni dice che è rigore ma va a rivedere l’episodio e concede rimessa dal fondo al Cagliari. Decisione corretta perché Carboni tocca il pallone. La Roma insiste. Si fa subito notare per qualità e personalità Sergio Oliveira che dimostra di non aver paura nelle scelte di gioco. Come Maitland-Niles, alla seconda consecutiva in campo. Sfonda a destra, la mette di giustezza in mezzo per la testa di Abraham che impatta senza forza, Cragno si accartoccia e blocca sulla linea. Il Cagliari di Mazzarri è messo bene, la Roma fa fatica a superare le linee avversarie. La Roma però sa ripartire con i tempi giusti. Bello l’inserimento di Viña che apre dalla parte opposta per Sergio Oliveira, conclusione ribattuta da Dalbert col braccio largo. Nessun dubbio per Margioni che però la va a rivedere. Decisione ineccepibile. Dal dischetto c’è proprio l’ultimo arrivato, Sergio Oliveira: esecuzione perfetta, palla da una parte, Cragno dall’altra e Roma avanti. Debutto con gol per l’ex Porto. Il Cagliari non si disunisce, la Roma aspetta e riparte. Zaniolo ha sui piedi la palla del 2-0. Imbeccato da Mkhitaryan, perde l’attimo. Uno a zero all’intervallo. Molto meglio la Roma anche se il Cagliari è sempre rimasto in partita. Note negative per Mazzarri, i giallo a Carboni e Pavoletti, erano diffidati, salteranno la Fiorentina.

Traversa Joao Pedro
In due minuti la Roma si divora l’occasione per il raddoppio. Prima Felix si fa tutto il campo con uno strappo poderoso, ma pecca di egoismo. Calcia, ma troppo debolmente. Poi bel duetto con Mkhitaryan che manca il pallone a due passi da Cragno. Abraham lavora un buon pallone in mezzo a due avversari e lancia morbido in profondità per Afena che ha campo, ma il giovane attaccante si allunga troppo il pallone e permette il recupero di Cragno sul quale commette fallo e si prende anche il giallo. La Roma la vuole chiudere per non rischiare, ma i giallorossi sprecano molto. Cragno chiude in due tempi su Veretout. Roma in controllo, ma troppi errori sotto misura. Fuori Pereiro, dentro Nandez nel Cagliari. Grande accelerazione di Zaniolo che se la porta sul piede preferito, il destro, palla che passa a un niente dalla base del palo. Dentro Shomurodov per Afena nella Roma a quindici dalla fine, con il Cagliari che adesso dovrà aprirsi per cercare di riprenderla. Gran giocata di Mkhitaryan che apre per Shomurodov che calcia troppo debolmente e prevedibile. Il Cagliari spinge e per poco non trova il pari con Joao Pedro che calcia di prima intenzione un cross di Nandez, reattivo Rui Patricio che allunga sulla traversa. Fuori Zaniolo, dentro Karsdorp. Shomurodov due volte di fila si fa murare e la Roma manca l’ennesima occasione per chiuderla. Entra Gagliano per Altare nel Cagliari che gioca il tutto per tutto. Cinque di recupero. Succede nulla. Vince la Roma, alla quale serve più cinismo per evitare di tenere in partita gli avversari fino all’ultimo secondo. La Roma si riprende il sesto posto, agganciata la Lazio, di nuovo a meno sei dalla Juventus. Cagliari che resta terz’ultimo a meno due dalla zona salvezza occupata dal Venezia.