Verso Milan-Roma. Mourinho: “Partita giusta per ripartire”

Nella foto: Jose' Mourinho (ph: Keypress)

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Torna a San Siro, sponda rossonera, José Mourinho con la sua Roma. Anche in casa giallorossa tanti problemi, sia per infortuni che per il Covid. Rui Patricio ha avuto problemi con la schiena, ma Mourinho non ha dubbi. “Rui giocherà. Non si è allenato ieri e l’altro ieri perché ha avuto un problema alla schiena, oggi si è allenato, domani giocherà. Fuzato non c’è poi prendiamo Boer e Mastrantonio come secondo e terzo. Rui sta perfettamente. È una settimana di vacanze, ma anche una settimana di lavoro. Abbiamo lavorato bene, penso bene. Dopo 15 giorni senza competizione è normale perdere qualcosa a livello di intensità, però stiamo bene. L’unico giocatore che continua nel suo recupero è Spinazzola, poi c’è stato qualche problema col covid-19, ma siamo preparati. Dopo 15 giorni senza calcio è meglio tornare con una partita di questa dimensione, non dovremo trovare motivazioni. Penso che la concentrazione si trovi facilmente”.

Da risolvere il problema dei non vaccinati. “Sono cose private, per noi questo è sacrosanto. Qualche giocatore ha avuto il covid e ha chiesto la privacy, lo stesso con qualche giocatore che può non essere vaccinato. Ma la legge è la legge, dal momento in cui il Governo decide la decisione va rispettata, vogliamo giocatori che rispettino la legge e che possano giocare. Non penso avremo problemi”.

Di Maitland-Niles preferisce non parlare. “Non un nostro giocatore in questo momento. Sono felice di parlare quando sarà ufficiale, ora posso dire che è cresciuto vicino a me, nell’Arsenal, mentre io ero al Chelsea, al Tottenham e al Manchester United. Il profilo del nostro mercato è conosciuto, non sarà simile a quello di Atalanta e Fiorentina, dovremo migliorare la rosa con 1-2 giocatori in prestito. Karsdorp ha giocato tutti i minuti, quando era squalificato non eravamo una squadra. Eravamo squilibrati, persi, c’era Ibanez di qua, lì ovviamente come terzino di destra o come ala di destra abbiamo bisogno, e il direttore Tiago e la società stanno lavorando per questo, per cercare un profilo di giocatore che possa arrivare in prestito, per cui il club pensa che un prestito sia positivo. All’Arsenal il titolare e Tomiyasu, poi hanno Cedric e Chambers. È vero che cerchiamo di prenderlo, ma vediamo. Se viene uno già si respira un po’ meglio, vediamo perché il mercato è aperto per praticamente un mese. Se riusciamo a fare questo nella prima settimana di gennaio c’è speranza per un secondo arrivo”.

Yorois

La buona notizia è che torna Pellegrini. “Ha recuperato bene, non ha avuto le stesse vacanze degli altri, ha avuto 4 giorni di meno. Dal 30 che siamo arrivati tutti sta lavorando normalmente. Può giocare. Novanta minuti? Non credo, non sarebbe l’opzione migliore avendo una partita domenica. Non è un problema iniziare la partita. La coesistenza con gli altri giocatori è un problema che non ho mai, è un problema che mi piace tanto avere. Il problema che non mi piace è non avere opzioni. Se abbiamo questi giocatori più Villar e Bove, che possono giocare, per noi è un buon problema”.

Troppi calciatori fuori per Covid, Mourinho guarda oltre. “A me non piace parlare così, se una squadra ha 3-4 infortuni, e succede speso, anche con noi, il risultato non è falsato. La Roma gioca contro il Napoli e contro la Lazio o lo Spezia, se non gioca Pellegrini, se non gioca Smalling, se non gioca Abraham, se non gioca Zaniolo il risultato non è falsato. Ci sono delle regole, se una squadra non ha neanche un portiere penso che sarebbe una pazzia, un’ingiustizia farla giocare. Non posso mettere Mancini in porta. Ci sono delle regole, ci sono dei giocatori che devono essere disponibili. Non siamo una squadra ricchissima di opzioni, per noi è un grande problema ogni volta che manca un giocatore. Se c’è un numero sufficiente di giocatori per giocare, 13 di cui un portiere per l’UEFA, si deve giocare. Mi dispiace per i tifosi, andiamo indietro al 50%”.

C’è la sfida con Ibrahimovic per il giovane Abraham. Magari un giorno…”Non mi piace paragonare i giocatori, principalmente quando paragoni un giocatore con una storia tremenda con uno che la storia la deve costruire. In Portogallo ogni giocatore che faceva 2 gol era il nuovo Eusebio. Lasciamo Tammy tranquillo, Zlatan è Zlatan, è una storia completamente diversa”.

Solo con Milan e Samp ha fatto fatica a pressare gli avversari. Potrebbe essere l’occasione per ivedere la Roma di Bergamo. “A me piace la tua domanda, perché è una domanda di una persona che ha letto le partite, che capisce. Penso che a Pioli sentirebbe sentire la risposta (ride, ndr). Quello che dici è vero, hanno fatto un gioco passivo nel modo di gestire il pallone dietro, quello che dici è vero, ma dirti quello che abbiamo preparato… la domanda è bella, ma la risposta è brutta (ride, ndr). A volte vuoi fare delle cose ma non riesci a farlo. Abbiamo analizzato le partite, cercheremo di fare un risultato diverso rispetto all’andata”.

Rispetto Milan e Lazio, ma non le allenerei

Infine alla domanda se ci sono squadre che non allenerebbe in Italia dopo essere stato importante per Inter e Roma, lo Special One, ha risposto con un sorriso: “Per prima cosa ringrazio, ma non penso ci sia ancora una Roma prima di me e dopo di me. Per fare la storia serve vincere i trofei. Sento che alla Roma sto facendo un grande lavoro, ma per scrivere la storia bisogna vincere trofei, cosa non ancora successa. Per quanto riguarda l’allenare altri club dico che siamo dei professionisti e qualche volta dire che non puoi allenare un altro club è dura, è un rischio. Dopo il 2010 c’è stata un’altra squadra italiana che mi ha cercato prima della Roma: ma la Roma potevo accettarla, l’altra no. Non si tratta di mancanza di rispetto, ma ad esempio non potrò mai allenare la Lazio. Io non ho mai avuto un problema con il Milan, magari c’è stata una battuta, ma ci sono squadre che non puoi allenare”