Robert Vignola
A parlar d’Europa resta solo la Fiorentina, che sfrutta bene gli errori del Bologna.
Al 10′ il primo brivido, velenosa la parabola di Gonzalez ma pallone al lato. Fiammata rossoblù alla mezz’ora: debole la deviazione acrobatica di Svanberg su punizione di Sansone, al lato quella di Barrow su sgroppata di De Silvestri. E invece ecco la Fiorentina: a Nico Gonzalez si concedono due secondi fatali per alzare la testa e trovare l’inzuccata vincente di Maleh giusto davanti a Skorupski. Ma la reazione dei padroni di casa è quasi immediata e soprattutto spettacolare: gran percussione centrale di Svanberg, lancio su Barrow che di prima intenzione non lascia scampo a Terracciano.
Ripresa e subito equilibri rotti: i viola rientrano in campo con convinzione, conquistando con Gonzalez una punizione dal limite che Biraghi trasforma con traiettoria impeccabile. Mihajlovic cambia le carte con Hickey, Orsolini e Skov Olsen per De Silvestri, Sansone e Dijks. Ma su rovesciamento di fronte Skorupski si fa trovare sbilanciato e abbatte Nico Gonzalez. Il polacco non si fa perdonare: a festeggiare dal dischetto è il serbo. Dalla panchina del Bologna si alza anche Bonifazi per rilevare Medel, poi Vignato per Dominguez, Italiano dedicherà scampoli a Callejon, Duncan, Amrabat e Terzic. Il Bologna accusa decisamente il colpo, sbanda ma trova il gol con Hickey, che capitalizza nel migliore dei modi un bel cambio campo di Orsolini. Non ci sono però energie, soprattutto mentali, neanche per dare vita a un vero forcing.