Salvate il soldato Mou. Solo a masticare amaro per quel poteva essere e non è stato. Forse neppure lui si aspettava di trovare una Roma così piccola e fragile. Il 3-0 dell’Inter all’Olimpico, una passeggiata più che un match di calcio, chiuso dopo appena ventitre minuti di gioco, ma il colpo la Roma lo ha subito quasi subito, prendendo il gol di Çalhanoğlu con un chiarissimo errore di Rui Patricio. Mourinho in sala stampa, è stato onesto, prima con la sua gente. “L’Inter è più forte a ranghi completi, figuriamoci così”. Perché le attenuanti, generiche, ci sono, a cominciare dalle pesantissime assenze che hanno tirato fuori dalla sfida gente come El Shaarawy, Karsdorp, Pellegrini, Abraham, Afena Felix. La Roma non graffia, segna col contagocce e ha fatto un certo effetto vedere dall’altra parte Edin Dzeko spingere, segnare poi fermarsi quasi per rispetto verso la sua ex gente. Perché Dzeko è ancora oggi il miglior attaccante in circolazione a dispetto dell’anagrafica. Ha scelto Milano sponda Inter nonostante Mourinho l’avesse messo al centro del progetto, ma alla sua età, ha preferito allungare il passo provando a vincere qualcosa prima di dover chiudere con il pallone. Ma la sua qualità, l’hanno vista tutti. Una storia senza responsabili, perché la società avrebbe voluto trattenerlo ma nulla ha potuto contro la volontà del bosniaco di cambiare aria. Scelta non certo condannabile.
Mourinho non si può certo criticare se le cose non vanno come lui stesso avrebbe voluto. Roma, in fondo, non è stata fatta in un giorno. La società ha scelto la strada della rifondazione da portare avanti attraverso un programma triennale, altrimenti avrebbe scelto un altro allenatore per sopravvivere. Con Mourinho, sei certo di crescere, anche a costo di prendere tante bastonate. Fanno male, ma quando una Sud canta a squarciagola dal minuto 85 al rientro delle squadre negli spogliatoi, segna evidente, che ha capito l’attuale disagio. Serve tanto per costruire questa squadra. Recuperare infortunati e squalificati, aspettare il ritorno di Spinazzola e un paio di acquisti a gennaio. Il resto verrà fatto in estate. Stagione difficile, con il quarto posto che è già lontano, ma la Roma fa bene a sostenere in tutto Mourinho. Lo ha detto anche Totti presente all’Olimpico, individuando nel portoghese l’uomo giusto per tornare, domani, a vincere qualcosa.