Ad un Napoli dimezzato il cuore non basta, Atalanta corsara a Fuorigrotta

Nella foto: Duvan Zapata (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Francesco Raiola

Seconda sconfitta per il Napoli in campionato contro l’Atalanta, cedendo nel secondo tempo per 3-2, dopo aver ribaltato lo svantaggio iniziale di Malinovsky con Zielinski e Mertens. Rimonta in cinque minuti a metà ripresa con Demiral e Freuler che permettono così ai bergamaschi di salire in alta classifica. Azzurri che nonostante tante assenze sfiorano una grande impresa contro la squadra più in forma del campionato e non escono ridimensionati, anzi, dalla corsa scudetto. Corsa scudetto che ora vede in corsa anche la squadra di Gasperini a meno quattro dalla vetta.

Match di altissima classifica al Maradona tra Napoli e Atalanta, che assume ancora maggior importanza dopo le vittorie delle milanesi nel pomeriggio. In piena emergenza il Napoli di Spalletti che deve rinunciare contemporaneamente a Koulibaly, Manolas, Anguissa, Fabiàn Ruiz, Insigne ed Osimhen e così Spalletti costretto a cambiare modulo passando al 3-5-2 , con Di Lorenzo nel terzetto con Rrhamani e Juan Jesus, esterni Malcuit e Mario Rui, a centrocampo Zielinski, Elmas e Lobotka, mentre in attacco coppia Mertens e Lozano. Gasperini non cambia rispetto alle previsioni scegliendo in attacco Zapata con Pessina e Malinovsky in appoggio.

Match subito spettacolare con il Napoli che affronta a viso aperto gli orobici con Lozano che affonda sulla destra mettendo subito in difficoltà Mahle. Ma è l’Atalanta che al primo affondo passa in vantaggio con Zapata che di potenza se ne va a Rrhamani, aiutandosi anche con un tocco di braccio, e serve a Malinovsky che dal limite la mette nel sette dove Ospina non può nulla. Gli azzurri però hanno il grande merito di non perdersi d’animo e buttano il cuore oltre l’ostacolo, sfiorando subito il pareggio con Lozano, tra i più attivi, che non riesce a ribadire clamorosamente un cross basso perfetto di Mario Rui. Primo giallo per l’autore del gol che commette fallo a centrocampo su Lobotka. Ci prova anche Pessina con una bella incursione in area fermata da Ospina e poi Zappacosta da fuori con il portiere colombiano che respinge. Ci prova ancora Lozano per due volte prima para a terra Musso e poi conclude a lato. Prima dell’intervallo arriva il meritato pareggio del Napoli, con Malcuit che vola sulla destra e serve Mertens che fa sponda su Zielinski a cui prima Palomino nega la gioia salvando sulla linea, ma è ancora pronto il polacco a ribadire in rete per l’uno a uno che chiude il primo tempo.

Nell’intervallo Gasperini cambia inserendo Hateboer per Zappacosta, mentre restano gli undici iniziali per Spalletti, oggi squalificato. Il Napoli vola sulle ali dell’entusiasmo trascinato dal Maradona e trova subito il vantaggio con Mertens che scatta sul filo del fuorigioco addirittura dietro la linea del centrocampo, si invola e batte Musso per il 2-1 partenopeo. E’ una splendida partita e l’Atalanta prova subito a cercare il pareggio, sfiorato con Zapata che imbeccato da Mahle di testa prende in pieno il palo. Napoli perseguitato dagli infortuni, perde anche Lobotka per un affaticamento e dentro al suo posto Demme, mentre Gasperini tenta la carta Ilicic per Pessina. Ammonito nel Napoli Rrhamani per fallo su Zapata. Mariani diventa protagonista negativo poco dopo quando incredibilmente fischia un rigore per l’Atalanta quando Ilicic conclude da fuori e il tiro viene deviato da Mario Rui con il piede fuori area. Ovvio intervento del VAR che annulla il rigore con corner a favore dell’Atalanta. Altro giallo per il Napoli per Malcuit per un intervento netto sul pallone del francese, ma è ammonizione per Mariani. Trova il pareggio l’Atalanta al ventesimo quando Demiral in posizione anomala da centravanti scatta sul filo del fuorigioco e dalla destra di potenza supera Ospina. Doppio cambio subito nel Napoli che rivoluziona l’attacco inserendo Ounas e Petagna per Mertens e Lozano, sfiancati. Ma è ancora l’Atalanta che la ribalta con Ilicic che inventa dalla destra e serve Freuler che di giustezza e precisione supera Ospina per la terza volta. Cambia ancora Gasperini che inserisce Pasalic per Malinovsky, subito ammonito, e poi Muriel e Djmsiiti per Zapala e Mhaele. Cinque minuti finali per Politano al posto di Malcuit, tra i migliori in campo. Giallo subito per Djmsiti che ferma irregolarmente Politano al limite dell’area. Quattro i minuti concessi da Mariani, con il Napoli che va a caccia del pareggio che avrebbe meritato, sfiorato clamorosamente da Petagna all’ultimo di recupero quando spreca da due passi non finalizzando una grande percussione di Politano.

Azzurri che perdono così la vetta della classifica, scivolando addirittura al terzo posto dietro MIlan e Inter e con l’Atalanta alle calcagne. Spalletti ha l’obbligo di vedere il bicchiere mezzo pieno in una partita, che nonostante le tante assenza in casa Napoli, ha visto gli azzurri tenere testa all’Atalanta, ribaltando lo svantaggio a freddo e meritando un pareggio che non sarebbe stato uno scandalo, anzi. Pessima la gestione dell’arbitro Mariani, che non viene richiamato al VAR sul gol di Malinovsky per fallo di mano di Zapata, gestione dei cartellini totalmente da rivedere, così come alcuni falli fischiati addirittura invertiti e con la perla del rigore fischiato all’Atalanta, svista incredibile. Atalanta che conferma le sue ambizioni da alta classifica, ma che soffre più del previsto contro un Napoli a metà.

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