Champions. Il Milan non va in Porto

Nella foto: Stefano Pioli (Foto Gino Mancini)

Niente da fare. Il Milan non sfonda e col Porto a San Siro è solo 1-1. Vantaggio lusitano con Diaz, pari nella ripresa complice l’autorete di Mbemba. Inutile l’assedio finale. I rossoneri conquistano il primo punto in Chamoions, ma serve a poco. Stasera era necessario fare il pieno per rimettersi in corsa. Chi invece ci rimane, a pieno titolo, è il Porto. Finale di girone tutto da scrivere.

Le scelte di Pioli e Conceiçao.

Piove a dirotto su San Siro, con quarantamila spettatori pronti a soffiare alle spalle del Milan. Pioli si affida al solido 4-2-3-1 con Tatarusanu tra i pali, Calabria e Theo Hernandez esterni di difesa, Tomori e Romagnoli centrali. Tonali e Bennacer davanti alla difesa, Saelemaekers, Brahim Diaz e Leao alle spalle di Giroud. Il tecnico portoghese in campo con il 4-4-2, ma prima del via cambia un interprete.  Problema muscolare durante il riscaldamento per Uribe, in mezzo al campo al suo posto gioca Grujic. Diogo Costa tra i pali, Joao Mario, Pepe, Mbemba e Zaidu nei quattro di difesa, in mezzo Otavio, Sergio Oliveira, Grujic e Luis Diaz. Tandem offensivo affidato a Evanilson, Taremi. Conceiçao. Direzione di gara affidata al francese Clement Turpin.

Doccia gelata: vantaggio Luis Diaz

Parte forte la formazione di Conceiçao con Evanilson che può calciare comodamente da due passi ma colpisce l’esterno della rete. Ma che rischio per il Milan. Che non sarà una serata facile, lo si intuisce da subito, perché il Porto continua a fare la partita e il Milan stenta a trovare le geometrie in campo. Porto organizzato e il Milan che non riesce ad uscire con il palleggio dal pressing lusitano. Il vantaggio portoghese arriva dopo appena sei minuti, con Grujic che ruba palla a Bennacer sulla trequarti, entra in area e serve un pallone al bacio per Luis Diaz che con un diagonale rasoterra infila Tararusanu. Il Milan protesta per un intervento al limite di Grujic, ma per Turpin è tutto regolare. Il Porto insiste, il Milan non regge la pressione: Luis Diaz scappa a sinistra prima di scarica per Otavio, sinistro di prima intenzione, conclusione da dimenticare. Porto che sembra andare a velocità doppia rispetto ai rossoneri, finora impalpabili. E serve un intervento monstre di Tatarusanu per tenere in piedi il Milan sul colpo di testa ravvicinatissimo di Grujic che corregge una punizione di Sergio Oliveira. Milan in affanno, Romagnoli, pressato da Taremi, la manda in angolo. Porto padrone del campo. Ancora Tatarusanu a smanacciare in angolo su Grunjic dopo un angolo di Sergio Oliveira. Il Porto vola sul prato bagnati di San Siro, e stavolta a salvare è Romagnoli che devia in angolo una conclusione di Taremi. Prova a scuotersi il Milan, con una giocata personale di Giroud, gran sinistro a giro dal limite, bravo Diogo Costa a volare all’incrocio e mettere in angolo. Porto in vantaggio, meritatamente all’intervallo. Un solo squillo rossonero a fronte di un dominio territoriale portoghese.

Autorete Mbemba, il Milan la riprende

Pioli alla ripresa inserisce Kakuku, fuori Calabria. Tatticamente cambia nulla. Il Milan riparte a testa basta. Leao si presenta davanti a Diogo Costa e spara a lato, tutto fermo, offside. Ma il Porto è vigile: punizione di Sergio Oliveira per il colpo di testa di Pepe che salta più in alto di Kalulu e serve Evanilson che di testa, a Tatarusanu battuto, centra la traversa. Si scalda Ibrahimovic con Pioli pronto al tutto per tutto per riprenderla. Ma il Milan ci crede. Punizione dal limite di Bennacer, Giroud ci prova ma trova i guanti di Diogo Costa, palla che arriva a Kalulu che la rimette in mezzo, ma trova la gamba di Mbemba che sulla linea la mette alla spalle del proprio portiere: 1-1. Si infiamma San Siro. Mezz’ora da giocare.

Assedio Milan, ma cambia nulla

Adesso diventa un assedio perché il Milan ci crede, eccome, mentre il Porto, sulla spinta forsennata rossonera, arretra il baricentro e lascia campo al Milan. Doppio cambio per Pioli: dentro Krunic e Kessié fuori Brahim Diaz e Tonali. Nel Porto Vitinha prende il posto di Sergio Oliveira, Taremi ci prova con un destro a giro, palla fuori di poco. Quindici alla fine e Stefano Pioli decide che è il momento di Zlatan Ibrahimovic che prende il posto di Giroud. Dieci più recupero alla fine, doppio cambio per Il Porto: dentro Bruno Costa per Luis Diaz, poi Francisco Conceicao, figlio del tecnico lusitano, per Evanilson. Ibra è un rapace d’area, si avventa con ferocia su un pallone dalla destra di Hernandez e lo mette dentro, ma era in netto fuorigioco l’esterno. Si rimane sull’1-1. Dentro Martinez, fuori Taremi nel Porto con cinque da giocare. Milan a testa bassa, a spingere ventre a terra. Tre di recupero. Succede praticamente nulla. Finisce 1-1, con il Milan che conquista il primo punto in Champions ma che serve a poco, mentre il Porto adesso è secondo alle spalle del Liverpool, in attesa della sfida tra Reds e Atletico delle 21.

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