Iniziata con qualche ritardo la conferenza stampa di Josè Mourinho a Bodo alla vigilia della sfida contro il Bodo Flimt per il terzo turno di Conference League a causa di un ritardo nel volo per la Norvegia. Roma a punteggio pieno dopo due giornate, ma le insidie in questa trasferta norvegese sono tante, dal campo in sintetico, nemico giurato delle gambe dei calciatori, al clima decisamente rigido. Mourinho metterà in campo una formazione diversa, attuando un ampio turnover. “E’ una trasferta difficile, il campo è sintetico, il clima è difficile, il viaggio di 4 ore e la partita domenica. Due giorni dopo abbiamo il Cagliari e poi ancora la Serie A. Non abbiamo tanti giocatori, qualcuno ha anche un piccolo problema. Dobbiamo per forza fare un po’ di rotazioni”.
Il campo sintetico, il primo vero ostacolo. “C’è una differenza enorme. Noi rispettiamo le condizioni del clima che è molto rigido. E’ difficile avere un campo di qualità, nei paesi nordici è così. Nessuna critica. I giocatori con una storia di infortuni tipo Zaniolo e Karsdorp non possiamo rischiarli in un campo così in queste condizioni. Va bene il campo artificiale, ma io sono felice di essere qui. Ho tante partite fatte in Europa, ma mai in Norvegia. Non sono mai stato a Bodo dove mi dicono che ci sia un grande amore per il calcio e mi auguro che domani vada bene per tutto”.
Grande rispetto del Bodo. “Considero loro la squadra più difficile del girone, molto ben organizzata e che sa come giocare con principi di gioco perfettamente definiti. Sarà molto complicata per noi”.
Eppure il pensiero va alla gara di domenica a Torino. “Dopo la partita ho analizzato la prestazione della squadra, non la prestazione dell’arbitro. Sono veramente felice che è stato così. Nella tranquillità dell’analisi post partita se devo parlare di nuovo dei miei giocatori sarà solo per ripetere tutto quello che ho già detto. Con la Juve non è una partita da dimenticare, ma da ricordare soprattutto per atteggiamento e gioco nei confronti di una squadra che è superiore a noi. Orsato? Sono molto contento di non aver detto nulla e preferisco continuare a non dire nulla. Il focus era sul gol/rigore. Dopo quando si analizza la partita c’è tanto da dire. Io preferisco continuare in questa direzione ed essere centrato sulla prestazione della mia squadra”.
Come detto, probabile alcuni cambi. “I sei punti che abbiamo con due partite ancora da giocare a Roma, ci danno una certa tranquillità, ma io voglio giocare la gara domani cercando di dimenticare questa sensazione positiva che abbiamo. Non faremo undici cambi, faremo qualche cambio. Abbiamo cinque sostituzioni in panchina che qualche volta in Serie A altri allenatori possono sfruttare per cambiare la partita. Un privilegio che in campionato non ho, ma che ho qui in Conference League. Abbiamo lavorato sulla struttura e analizzato il Bodo che è una squadra che ha più qualità di Cska Sofia e Zorya”.
Passaggio su Zaniolo, rimasto a Roma, ma pronto in orbita Napoli. “Si ce la puo fare con il Napoli. E’ un ragazzo con un storia clinica da rispettare. Ha sofferto tanto ed è alla sua prima stagione dopo la grande sofferenza. Bisogna rispettare le sue paure e i suoi momenti di incertezza, quando è così è meglio farlo riposare. Dopo un doppio crociato non è il caso che non giochi su questo campo. Lo stesso vale per Karsdorp. Penso non ci siano problemi contro il Napoli”.
Il Bodo ha 4 punti, due in meno della Roma, e cercherà di sfruttare il fattore campo per mettere pressione ai giallorossi. “Giocano sempre nello stesso modo. Hanno il loro modo di difendere e di pressare. Non posso che fare di più che analizzare quello che hanno già fatto nel campionato norvegese e nelle due gare di Conference League. Abbiamo visto tutto cercando di conoscere i giocatori individualmente. Sembrano veramente stabili che non penso che cambieranno tanto”.
Si gioca domani alle 18.45 (ora italiana) all’Aspmyra Stadion. Oltre a Smalling e Spinazzola, out anche Zaniolo. Fuori dai convocati anche Karsdorp. In porta confermato Rui Patricio, con la linea a 4 formata dalla coppia centrale Mancini e Kumbulla, con Ibañez terzino destro e Calafiori a sinistra al posto di Viña. A centrocampo Darboe che potrebbe affiancare Villar, così da far riposare Veretout e Cristante. Cambia anche il tridente offensivo con Pérez, Pellegrini, ed El Shaaarawy alle spalle di Shomurodov, anche se non è escluso un inserimento di Borja Mayoral.