Euro 2020. Troppa Italia: travolta la Turchia

Massimo Ciccognani

Bella e possibile, l’Italia del Mancio. Domina la Turchia in lungo e largo all’esordio a Euro 2020 anche se deve attendere cinquanta minuti per levare le braccia al cielo, complice una Turchia ben messa dietro che ha chiuso spazi e opportunità. Partita dominata, dall’alto di una superiorità a tratti schiacciante. Per sbloccarla è stata necessaria una autorete di Demiral. Poi è arrivato il raddoppio di Immobile e Insigne ha calato il tris con la specialità della fabbrica. E l’Italia va. Rotta la tensione dell’esordio. Tre punti pesanti, meglio non si poteva sperare. Bellissimo lo spettacolo prima del calcio d’inizio. Il saluto benvenuto di Francesco Totti, l’esibizione della banda della Polizia di Stato, la grande voce di Andrea Bocelli, spettacolo pirotecnico. Insomma qualcosa di bello davanti a sedicimila spettatori. Perché Euro 2020 segna anche il grande ritorno dei tifosi allo stadio.

Le scelte dei due ct

Nessuna novità nelle formazioni con Gunes che schiera i suoi con un inusuale 4-1-4-1 con Çakir tra i pali, Çelik, Söyüncü, Demiral e Meras nei quattro di difesa, Yokuslu a protezione del reparto difensivo, quindi Yazici, Karaman, Çalhanoglu e Tufan alle spalle di Yilmaz. Confermata anche la formazione azzurra. Florenzi e Spinazzola sono gli esterni, Chiellini e Bonucci i centrali davanti a Donnarumma, Barella, Jorginho e Locatelli alle spalle di Berardi, Immobile e Insigne. Arbitra l’olandese Makkelie, quarto uomo la francese Stephanie Frappart che proprio due anni fa in Turchia aveva diretto la finale di Supercoppa tra Liverpool e Chelsea. Poi l’esordio in Europa League (Leicester City-Zorya) e in Champions League (Juventus-Dinamo Kiev). Donna di grande personalità.

L’Italia domina, ma non trova il gol

L’Italia parte decisamente meglio, tiene palla con lunghi fraseggi, si prende il campo con autorità, pressa sulla prima uscita turca per togliere fiato e iniziativa agli avversari. Ma gli uomini di Gunes difendono in cinque, maglie strettissime, trovare varchi diventa un’impresa. Insigne allarga troppo il destro in area e prima ancora una folata di Spinazzola chiusa con difficoltà dai rossi di Turchia, con gli azzurri ad invocare un possibile tocco di mano. L’Italia ha pazienza, in mezzo i suoi fanno la differenza anche se gli azzurri sono un po’ imprecisi nell’ultimo passaggio. Ma si gioca prevalentemente nella metà campo turca. Italia brava nel recupero, sia sulle prime che sulle seconde palle. Immobile va via di forza in mezzo poi calcia di prima intenzione, Soyunku tocca con un braccio, ma Makkiele non fischia. L’Italia spinge, è padrona del campo. Angolo di Insigne, svetta la testa di Chiellini, Cakir mette in angolo. Turchia impalpabile, ma occhio alle verticalizzazioni turche in ripartenza con Yilmaz bravo ad attaccare la profondità. Irreprensibili Chiellini e Bonucci. Senza fretta, l’Italia prova a costruire, Immobile manda fuori di poco l’ennesima azione manovrata, ma la difficoltà è trovare il varco. Unico tiro in porta di tutta la partita dei turchi arriva dopo una veloce ripartenza, ma Donnarumma è attento, mentre Insigne calcia troppo debole e telefonato e Berardi calcia alto. Azzurri imprecisi, nonostante l’assedio costante. Ci prova Immobile, centrale. Spinazzola sfonda a sinistra, la mette in mezzo e trova un altro braccio turco, ma anche stavolta, niente. Zero a zero all’intervallo. Dodici conclusioni azzurre e un calcio di rigore, l’ultimo sull’occasione di Spinazzola che era da punire con il rigore. 

Demiral la mette nella propria porta: 1-0 Italia

Florenzi accusa qualche problema e Mancini lo lascia negli spogliatoi, dentro Di Lorenzo, mentre nella Turchia tocca a Under che l’Olimpico lo conosce bene. L’Italia si scopre un tantino e rischia su una pericolosa ripartenza turca di Under che ruba palla a Jorginho, Donnarumma c’è. Un episodio perché a stretto giro arriva il vantaggio azzurro. Berardi va sul fondo e la mette in mezzo, la tocca Demiral che infila alle spalle del proprio portiere sotto la Sud. Cakir dice no a Spinazzola, poi Insigne si fa ribattere in angolo. L’Italia insiste, ancora Cakir a smanacciare in angolo sul destro di Locatelli. Turcha che soffre, Berardi ha sul piede la palla buona, ma non inquadra la porta. 

Immobile non perdona, Insigne per il tris.

Doppio cambio per i turchi per provare a dare più vivacità alla manovra. Ma non c’è tempo di vederlo all’opera che l’Italia raddoppia. E il 2-0 porta la firma di Ciro Immobile che trova il tap in vincente sotto misura dopo la respinta di Cakir su Spinazzola. Venti alla fine e Italia col vento in poppa. Fuori Locatelli tra gli applausi, dentro Cristante per gli ultimi 18 minuti più recupero. Spinazzola perde l’attimo, poteva essere il 3-0. Che arriva a stretto giro con un’azione da favola. Lo firma Lorenzo Insigne con il suo marchio di fabbrica, il destro a giro. Esplode l’Olimpico, è fatta. Mancini richiama Insigne  e Immobile, dentro Chiesa e Belotti, poi Bernardeschi al posto di Berardi. Ma non c’è più tempo perché l’incerto Makkelie fischia la fine. Vince l’Italia, in maniera netta ed inequivocabile. Gioca bene e diverte e parte col piede giusto a Euro2020. E non era scontato. E che l’Italia sia bella, adesso lo sanno anche gli altri. Nona partita senza prendere gol, l’attacco che continua a segnare con continuità. Ci sarà da divertirsi. Niente sogni e voli pindarici, solo una constatazione. L’Italia c’è e nessuno ce la può togliere.

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