Champions, verso City-Chelsea. Guardiola: “Sarebbe straordinario vincere qui”

Il grande giorno è arrivato. Fari puntati sul Do Dragao di Porto. Alle 21 il calcio d’inizio di Manchester City-Chelsea, finale di Champions League. Guardiola per portare a casa il primo trionfo con il City, Tuchel per tentare l’impresa. Pep Guardiola torna a giocare una finale a distanza di dieci anni dall’ultima, vinta dal Barcellona contro il Manchester United. “Sono passati dieci anni e ricordo bene. Quel Manchester era una delle squadre migliori della storia, con sir Alex in panchina. Ricordo il modo in cui giocammo, è passato tanto tempo ma fa bene ricordarlo. In quella finale mettemmo in pratica bene tutto quello su cui avevamo lavorato”.

Ai suoi poche parole, hanno già appreso tutto. “So come vogliamo giocare, e loro sanno contro chi giocheremo, quindi non darò molto fastidio. È un’esperienza incredibile, non mi sarei mai aspettato di arrivare in finale quando ho cominciato la mia carriera. Siamo molto fortunati ed è ciò che dirò loro. A chi sarà ansioso e nervoso dirò che è normale”.

Vincere col City, avrebbe per Pep un sapore diverso. “Resterò anche in caso di sconfitta? Sì. Perché questo club dà all’allenatore tutto ciò di cui ha bisogno. Investe tanto e questo non posso negarlo, ma non solo: tutti mi danno sostegno, mi sento a mio agio. Non posso chiedere di più per lavorare al meglio. Siamo sulla stessa lunghezza d’onda, prendiamo le decisioni insieme, condividiamo gli errori e i successi. Quando perdo non mi reputano responsabile, ma lavoriamo insieme per trovare subito una soluzione. So che potrei essere licenziato ma lo faranno da amici. Ecco perché ho rinnovato il mio contratto e perché tutti mi fanno stare bene”.

Ha l’imbarazzo della scelta sugli undici iniziali. Ed è un problema. “È terribile, vi consiglio di non fare gli allenatori. Non esistono parole per dare sollievo a chi non giocherà. Il mio consiglio è quello di essere concentrati, ci sono cinque o più sostituzioni a disposizione e tutti avranno una possibilità. Mi dispiace per chi restera in panchina, l’unica scelta che vorrei fare è vincere la partita”.

E sugli eventuali calci di rigore… “Possiamo allenarci ma non puoi allenare la tensione di quel momento. Se ci arriveremo, parlerò con i miei giocatori. Penso a questa partita da settimane, non ai rigori. Domani avremo 90′ in cui domineremo, soffriremo e dovremo approfittare dei momenti positivi. Mi sento un privilegiato a essere qui, l’uomo più felice del mondo. Faremo del nostro meglio, sarà uno spot per il calcio”.