Inter e Conte potrebbero essere arrivati ai titoli di coda. Il rapporto, infatti, potrebbe interrompersi con un anno di anticipo sulla durata del contratto e ad appena pochi giorni dopo la conquista dello scudetto. Il tecnico ha fatto chiaramente intendere du non essere d’accordo sul parziale ridimensionamento prospettato dal presidente Steven Zhang in vista della prossima stagione, strategia illustrata a Conte da Marotta e Ausilio. Conte non si accontenta e vuole qualcosa di più per poter competere a livello europeo. In primo luogo trattenere i titolarissimi, ovvero Skriniar, De Vrij, Bastoni, Hakimi, Barella, Brozovic, Lukaku, Lautaro, e puntellare la rosa per renderla più competitiva. La direzione opposta del club che punta su giovani di prospettiva. Idee completamente diverse. In più il rientro economico, con il club che vorrebbe chiudere il mercato con almeno 70/80 milioni di attivo, ma in questo caso non basteranno certo le cessioni a titolo definitivo di gocare come Nainggolan o Joao Mario. Per fare quelle cifre serve cedere un pezzo da novanta che abbia un mercato e un appel importante. Su questo aspetto la dirigenza nerazzurra non intende fare passi indietro per mettere a posto i bilanci, ma con con tutte le cessioni possibili e immaginabili, raggiungere quella cifra diventa impresa titanica.
Intanto in queste ore è in corso un summit presso la sede dell’Inter, alla presenza del presidente Zang e dei dirigenti. Al momento non ci sono margini, anche se si potrebbe pensare ad un film già visto la scorso anno, quando alla fine l’incontro con Conte a Villa Bellini sancì l’accordo e la permanena di Conte sulla panchina nerazzurra. Ma stavolta diverso e al momento, ripetiamo, al momento, le possibilità di accordo sono vicine allo zero. Facile si vada verso la risoluzione consensuale del contratto, senza dimissioni nè tanto meno esoneri. Decisive le prossime ore. Conte difficilmente tornerà indietro e allora va pensata anche l’entità della rescissione. Nella prossima stagione, il tecnico da contratto andrebbe a percepire 13,5 milioni netti, ovvero un lordo di 25 milioni. Una transazione economica, alleggerirebbe anche il club dal punto di vista economico, ma indebolirebbe il club dal punto di vista tecnico. Sulla eventuale buonuscita di Conte non si scenderà sotto i 6 milioni.
Intanto, sotto la sede nerazzurra, esposti striscioni contro la proprietà, con messaggi dai toni forti da parte della Curva Nord: “Ridimensionare i campioni è solo da co….ni. Mister, staff e giocatori non si toccano”. E il secondo, ancora più forte, proprio contro la proprietà cinese: “Zhang prenditi le tue responsabilità o lascia la città”. La Milano nerazzurra, ha già deciso da che parte schierarsi.
