Mercoledì la visita dal prof Fink che lo operato ha operato a settembre al crociato anteriore del ginocchio sinistro e la prima doccia fredda per Nicolò Zaniolo. Il recupero procede bene, ma la gamba sinistra ha circa il 10% in meno di tono muscolare rispetto a quella destra, complice il periodo di stop dovuto al Covid, e di conseguenza si allunganoi tempi di recupero visto che il calciatore non dovrà forzare i tempi di recupero. E stamane la doccia ghiacciatissima quando Zaniolo ha appreso che le possibilità di partecipare a Euro 2020 sono ridotte allo zero. Ci ha pensato Roberto Mancini in una intervista alla Gazzetta, a chiarire la situazione. “Aspettiamo ancora un pò. In questo momento è al 70% e non ce la farà a essere con noi, ma Nicolò deve restare tranquillo. Ha davanti a sé una carriera molto lunga, non deve forzare perché la salute è ciò che conta di più. In ogni caso noi lo seguiremo fino alla fine, anche perché conosciamo bene il suo valore. Nel calcio momenti del genere possono capitare”.
Zaniolo ha accusato il colpo, ma è pronto a reagire ancora una volta. “Sono dispiaciuto, ma il mio obiettivo è esserci il prossimo anno ai Mondiali”. Come dire, grazie, passo la mano. Il prossimo step sarà la visita di controllo a Innsbruck dal professor Fink, prevista tra la fine di aprile e i primi di maggio, dove verrà valutata la situazione. Zaniolo potrà tornare in gruppo, ma non giocare.
Amarezza anche nelle parole del papà Igor. “L’altra sera era distrutto, come umore sembrava di essere tornati ai giorni in cui si era infortunato alle ginocchia. Ora piano piano comincia a stare meglio, anche se dentro di sé ha una voglia incontenibile di giocare. Vorrà dire che, quando arriverà la ‘green card’ – così la chiama il professor Fink – disputerà le finali Primavera”.