Augusto Riccardi
TORINO Niente da fare, neanche quest’anno. La Juve non va in Porto e viene eliminata dalla Champions agli ottavi. Vince per 3-2 ma non basta, passano i portoghesi. Ai bianconeri non basta un secondo tempo incisivo per chiudere il conto. La spunta l’undici di Conceicao, che dopo aver vinto l’andata, porta a casa la sconfitta minima all’Allianz Stadium (3-2 ai supplementari) e con esso la qualificazione ai quarti. Squadra compatta quella portoghese, che mette il match in discesa in avvio grazie ad un calcio di rigore concesso per un fallo di Demiral su Taremi. Dal dischetto Sergio Oliveira spiazza Szczesny e porta in vantaggio i lusitani. Partita maledettamente in salita per la Juve che dopo il 2-1 portoghese all’andata, deve segnare tre gol per passare. La squadra di Pirlo accusa il colpo e rischia di subire il secondo gol, ma a salvare i bianconeri è l’imprecisione degli ospiti.
Ripresa densa di emozioni. Subito pari e sorpasso. Bonucci apre per Ronaldo che scarica su Chiesa, che firma il pari con un gran tiro a giro. La Juve ci crede, il Porto si fa male da solo quando Taremi prende due gialli in pochi secondi e lascia i suoi in dieci. La Juve spinge e trova a stretto giro il gol del sorpasso su perfetto colpo di testa perfetto di Chiesa dopo un cross di Cuadrado: 2-1 come all’andata, equilibrio ristabilito. Ma per passare serve ancora un piccolo sforzo. Che non arriva nonostante l’arrembaggio bianconero. Chiesa e Ronaldo vanno vicini al terzo gol, poi in pieno recupero viene annullato un gol a Morata per fuorigioco ed infine le speranze di evitare i supplementari si infrangono sulla traversa centrata da Cuadrado con un mancino a giro. Si va ai supplementari, ma la partita non si schioda. Anzi, a cinque dalla fine c’è la beffa del pari portoghese. Ancora con Sergio Oliveira che su punizione sorprende Szczesny, con la barriera che si apre: è il 2-2 che di fatto chiude le porte dei quarti. Rabiot la riapre col cuore a tre dalla fine, ma non c’è più tempo. Il Porto vola ai quarti, per la Juve e per Pirlo, una pesante quanto clamorosa eliminazione. Come lo scorso anno, dal Lione al Porto, la musica non cambia.