La Roma sfida il Torino. Fonseca: “Niente scherzi”

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La Roma riparte dall’Olimpico. Dopo il 5-1 inflitto al Bologna al Dall’Ara nell’ultimo turno, la formazione di Paulo Fonseca cerca continuità contro il Torino di Giampaolo. Una vittoria proietterebbe Dzeko e compagni in scenari di classifica che nemmeno il più ottimista dei tifosi avrebbe immaginato ad inizio stagione. Di fronte c’è la formazione granata a caccia di una reazione dopo una crisi di risultati che vede Belotti e compagni a quota sei punti dopo undici giornate. Ma il diktat di Fonseca è chiaro: guai a sottovalutare un Torino che lo scorso gennaio fu protagonista di uno sgambetto ai giallorossi. “La partita di undici mesi fa non è importante – ha esordito il tecnico portoghese in conferenza stampa – Quel che conta è la qualità attuale del Torino che è una squadra forte e che non merita quella classifica. Sarà una partita difficile contro un gruppo organizzato che vuole avere sempre la palla. Servirà una partita giocata al meglio per vincere. E alla mia squadra chiedo ambizione”. 
I giallorossi scenderanno in campo domani nel posticipo del turno infrasettimanale: “Non capisco perchè la Roma è l’unica squadra a giocare giovedì e di conseguenza avere meno tempo per preparare la prossima partita – ha detto Fonseca – Non voglio cambiare molto ma abbiamo alcune situazioni da prendere in considerazione: Karsdorp non può giocare tre partite in una settimana, Cristante è squalificato. Faremo 2-3 cambi”. Spazio quindi a Bruno Peres al posto del laterale olandese mentre in difesa, vista la squalifica di Cristante, si prepara il ritorno dal 1′ di uno tra Smalling e Mancini: “Sono entrambi pronti per giocare. Vedremo chi partirà. Pau Lopez? Giocherà lui ma Mirante sta meglio”. Su mercato (“Vedremo a gennaio”) e polemiche arbitrali (“Discorso chiuso”), Fonseca glissa ma spende una battuta per commentare le dichiarazioni del bomber dell’Inter, Romelu Lukaku, che ha recentemente dichiarato di sentirsi tra i “cinque attaccanti più forti al mondo”: “Non sono d’accordo. Per me i tre attaccanti più forti sono Dzeko, Borja Mayoral e Mkhitaryan”, ha concluso sorridendo.