Crocevia Napoli, Gattuso all’esame contro l’Inter di Conte

Francesco Raiola

Turno infrasettimanale importante in Serie A con il big match che vede il Napoli, impegnato nella sfida di domani sera al San Siro contro l’Inter di Antonio Conte. Si attendono quindi le prime risposte concrete sulle ambizioni del ritrovato Napoli di Gattuso, che ad un anno esatto dal suo arrivo sulla panchina partenopea, ha riportato in alto le quotazioni degli azzurri in classifica, dopo la Coppa Italia vinta a giugno in finale contro la Juventus. Bilancio senza dubbio positivo per il tecnico calabrese, che è riuscito a recuperare un gruppo sfaldato e depresso dopo le vicende legate al famoso rifiuto dei giocatori di recarsi in ritiro dopo la mancata vittoria in Champions League contro il Salisburgo e il successivo esonero di Ancelotti, incapace di tenere in pugno i giocatori più influenti dello spogliatoio. Gattuso ha preteso a gennaio un primo rinforzo della rosa, con gli arrivi di Demme, Lobotka, Politano e Petagna (in gruppo ad agosto) che si sono inseriti subito bene, soprattutto il tedesco nella fase della ripresa di giugno, protagonista nella vittoria in Coppa, ed è intervenuto sul mercato estivo, convincendo la società a fare un grande sacrificio prendendo il bomber che mancava, Osimhen, e un rinforzo a centrocampo che si sta rivelando preziosissimo come Bakayoko.

Ma soprattutto, oltre a mantenere in rosa un pilastro come Koulibaly, il capolavoro di Gattuso è stato quello di recuperare mentalmente un leader come Insigne, sempre più importante per questo Napoli, ma di valorizzare e di far scoprire ai tifosi azzurri quell’Hirving Lozano, oggi addirittura capocannnoniere azzurro, che sta facendo dimenticare la controfigura del giocatore vista lo scorso anno, quando era già stato giudicato da tanti addetti ai lavori e non come l’ennesimo bidone venuto dal Sudamerica. Invece il messicano, grazie ad un grande lavoro di Gattuso e del suo staff, si sta rivelando sempre più decisivo e imprescindibile per la squadra, facendo dimenticare chi per anni su quella fascia destra era protagonista, quel Josè Callejon, protagonista per sette anni sotto il Vesuvio. Lozano, oltre ad un’efficace presenza sotto porta si sta facendo notare per il grande lavoro anche in copertura nelle due fasi, proprio come faceva lo spagnolo, ora alla Fiorentina.

Per questo riveste ancora più importanza la sfida contro l’Inter, alla luce anche della prossima tappa della vicenda giudiziaria legata alla sconfitta a tavolino e del punto di penalità subito per la mancata gara con la Juventus a causa dell’obbligo dell’ASL a rimanere a Napoli al gruppo squadra poche ore prima della partenza per Torino. La settimana prossima è atteso il terzo grado di giudizio sportivo al CONI, dove i legali azzurri sperano di ribaltare tutto, con la possibilità di disputare il match negato e di riavere il punto in classifica, che porterebbe il Napoli al secondo posto sul campo, a pari punto proprio con l’Inter e a tre punti dal Milan capolista, con una partita in meno per gli azzurri.

Gattuso che dovrà fare ancora a meno di Osimhen che non riesce a ristabilirsi dalla lussazione subita nelle qualificazioni di Coppa d’Africa. Il nigeriano è volato ieri sera in Belgio per un consulto specialistico per il problema ai nervi della spalla che rende impossibile il suo impiego in campo, che molto probabilmente non avverrà prima del 2021. Nella probabile formazione, la rotazione tra i pali riporta Ospina titolare, con Di Lorenzo e Mario Rui esterni, confermati Maksimovic e Koulibaly centrali, con in dubbio la convocazione di Hysaj, ancora incerta per via dei tamponi ballerini al COVID. A centrocampo unica certezza è la conferma di Bakayoko, perno essenziale di questo Napoli, con il ballottaggio fra Demme e Fabiàn Ruiz, con Zielinski a fare da raccordo dietro Mertens, in vantaggio su Petagna, decisivo domenica contro la Sampdoria, così come Lozano che si riprende il posto su Politano, con Insigne a completare il tridente.

Fischio di inizio alle ore 20.45. Arbitra Massa di Imperia, che torna ad arbitrare il Napoli dopo oltre un anno, dopo quel Fiorentina-Napoli dove il fischietto ligure ne combinò di tutti i colori, assegnando rigori inesistenti a favore di entrambe le squadre.