Cagliari con le ambizioni, Bologna coi cerotti

Sinisa Mihajlovic (Foto: Agenzia Mancini)

Robert Vignola

Un serale che promette scintille quello di scena al Dall’Ara, dove un Cagliari baldanzoso fa visita a un Bologna coi cerotti.
Mihajlovic, che fa incetta di Primavera per riempire la lista dei convocati, fa di necessità virtù: “In attacco la coperta è corta, ma non credo sia una buona idea rivolgersi al mercato degli svincolati. Chiamare Mandzukic non ha logica, ci vorrebbero due mesi per vederlo in forma. Non facciamo come con i Dpcm del governo…”, si lascia sfuggire. “Il Cagliari è forte sull’asse centrale, noi dobbiamo stare sereni perché il campionato è lungo. Ci siamo allenati bene e speriamo in un risultato diverso, grazie a qualcosa in più che dobbiamo metterci”.
Dalla parte dei sardi l’ambizione cresce coi risultati. “Andremo a giocarcela – ha spiegato il tecnico Eusebio Di Francesco nella conferenza stampa della vigilia – perché vogliamo dare continuità al nostro lavoro, perché vogliamo stare o andare nella parte sinistra della classifica. Non sarà facile perché il Bologna è una bella squadra che, come aggressività, ricorda l’Atalanta. E ha giocatori di grande qualità”.
Rossoblù di casa coi cerotti: ai lungodegenti Medel, Poli, Dijks Skov Olsen si sono aggiunti in settimana Federico Santander e in rifinitura anche Mbaye e Sansone. Scelte quindi sostanzialmente obbligate sia in difesa che all’attacco (Orsolini-Palacio-Barrow davanti a Soriano) mentre a centrocampo si ripropone il ballottaggio tra Svanberg e Dominguez per il posto al fianco di Schouten.
Nel Cagliari rientra Pereiro e i problemi diventano di abbondanza: Ounas potrebbe soffiare il posto a Sottil, davanti orchestreranno comunque Joao Pedro e Simeone.
Calcio d’inizio alle 20.45, arbitra Fabbri di Ravenna assistito da Meli e Avalos, con quarto uomo Rapuano e addetti VAR Banti e Valeriani.