Lecce, a Bologna l’ultima chiamata

Robert Vignola

Se non è l’ultimo biglietto per la salvezza, poco ci manca: il Lecce bussa alle porte del Dall’Ara con le motivazioni più piene. Il Bologna però non si azzardi a farsi trovare molle, avverte Sinisa Mihajlovic: “Le motivazioni sono tutto nel calcio e noi ci ricordiamo quelle che ci hanno mosso lo scorso anno. Non dobbiamo sottovalutarli. Poi se mettiamo in campo la grinta e la voglia di vincere che metteranno loro allora la nostra maggiore qualità può venire fuori. Non dobbiamo certo pensare che vinceremo perché siamo più forti. Sarà decisivo l’atteggiamento. Anche perché è dal 1° febbraio che non vinciamo in casa. Magari senza incassare gol”.

Dall’altra parte Liverani legge una partita difficile inserita in un ciclo decisivo per il suo Lecce, che ha visto il Genoa restare a 4 punti di distanza. “Il Bologna ha enormi qualità, allenato da un tecnico molto preparato e la squadra sa sempre cosa fare in campo: caratterialmente Sinisa ed io ci somigliano molto. Non vorremmo perdere nemmeno a biliardino contro il figlio. Ci attendono due trasferte di fila e per questo tutta la squadra parte compatta perché credo che sia giusto così. A parte Rossettini – che ha patito qualcosa di unico e che difficilmente rivedremo in campo – gli altri li valutiamo giorno dopo giorno. L’auspicio è di poter tirare il massimo da tutti in caso di necessità, qualora cioè dovessimo giocarci fino alla fine le nostre chances”. Davanti dovrebbero vedersi quindi Saponara e Falco dietro Lapadula, quali scelte obbligate. Nel Bologna Mbaye sicuro del posto a destra in difesa, a centrocampo scalpita Poli, davanti sicure le staffette tra Palacio e Santander, Sansone e Barrow e Skov Olsen e Orsolini.

Fischio d’inizio alle 17.15 affidato a Gianpaolo Calvarese di Teramo, assistito da Carbone e Lo Cicero, dal quarto uomo Sacchi e dagli addetti al V. A. R. Giacomelli e Tegoni.