Robert Vignola
Già decisivi nel blitz di Roma, Barrow e Orsolini decidono anche a Marassi. Sono gli esterni, due giovani da tenere d’occhio, a regalare piratescamente i tre punti a Mihajlovic, mentre Ranieri ancora una volta paga forse le energie minori da mettere in campo per spezzare le partite.
Il Bologna nei primi minuti sembra voler costruire le sue fortuna sulla fisicità degli esterni bassi Dijks e Tomiyasu, mentre i centrali sono messi a dura prova dal pressing orchestrato da Gabbiadini e La Gumina. L’alta densità a centrocampo delle due contendenti finisce però per dispensare poche emozioni. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Sansone, da posizione decentrata, al 19′ fa registrare la prima vera occasione: Audero respinge. Al 35′ opportunità Sampdoria: La Gumina trova Skorupski ben piazzato da posizione favorevole, il Bologna recrimina invece poco dopo quando Soriano non inquadra la porta. Ancora rovesciamento di fronte e sfila alta un’inzuccata di La Gumina da palla inattiva.
La ripresa inizia con un bolide dalla lunga distanza che esce di pochissimo: sul tiro di Bereszinsky il connazionale Skorupski avrebbe potuto ben poco. Mihajlovic perde Poli per infortunio e mette Schouten, con Barrow in vece di Sansone. Ma è Danilo a mancare, in mischia da corner, il bersaglio grosso. La Samp conquista campo, Vieira e Ekdal avrebbero ottime occasioni ma gli ospiti si salvano. Finché, su capovolgimento di fronte, gli equilibri si rompono al 26′: Orsolini sguscia a Murru che arriva quell’attimo dopo sufficiente a legittimare il rigore. Trasforma Barrow.
Ranieri allora esclude La Gumina per giocarsi la carta Bonazzoli, mette Yoshida per Tonelli ma ancora i due corsari di Mihajlovic fanno breccia: percussione di Barrow in area, cross sporcato in mezzo dove Orsolini insacca di testa il raddoppio. Samp al tappeto, Augello, Ramirez e Leris rilevano Bereszinsky, Ramirez e Murru. Ancora Barrow al 37′ coglie il palo con un destro a giro che avrebbe meritato gli applausi di uno stadio pieno, i blucerchiati con Bonazzoli (pregevole girata di prima intenzione su lancio di Colley, ben piazzato Skorupski) e Gabbiadini (manca l’impatto decisivo) provano a riaprire il match: solo al 42′ Skorupski va a vuoto su un traversone e Bonazzoli rompe l’incantesimo. Ne nasce il forcing disperato dei padroni di casa: Gabbiadini ci prova direttamente da corner, Colley dalla distanza, ma la Samp si ferma ancora sull’1-2.
Il Bfc si coccola i suoi gioiellini (nel finale dentro Dominguez, Svanberg e Cangiano) e resta con l’Europa a portata di mano. Così, per vedere l’effetto che fa.