Dopo l’anticipazione del ministro Spadafora, arriva il Dpcm ad ufficializzare lo sport a porte chiuse fino al prossimo 3 aprile. “Sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato. Resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli della zona cosiddetta rosa, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonchè delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro” recita il testo del nuovo decreto. La Figc interviene subito e “al fine di evitare l’interruzione della competizione sportiva,
nonchè di assicurarne lo svolgimento e consentirne la conclusione, ha disposto con apposito provvedimento, fino a nuova determinazione, che si giochino a porte chiuse tutte le gare organizzate dalla Lega Serie A”. “Giocare a porte chiuse potrebbe essere l’unico strumento per portare a termine il campionato alla luce delle restrizioni indicate dal Governo” aveva detto in mattinata l’ad dell’Inter Giuseppe Marotta, al termine del Consiglio della Lega di A per discutere sulle date del campionato. “Il Consiglio e’ andato molto bene, abbiamo recuperato la giusta armonia – ha aggiunto il dirigente nerazzurro – In un momento di grande emergenza per il Paese, con grandi problemi di salute, dobbiamo prendere coscienza della situazione anche in ambito calcistico. Il tentativo è quello di portare a termine il campionato nella massima regolarità senza creare squilibri competitivi, ma purtroppo gli scenari subiscono cambiamenti giorno dopo giorno”.
La partitissima Juventus-Inter si giocherà domenica alle 20.45, con la giornata che sarà aperta alle 12.30 da Parma-Spal, quindi Milan-Genoa e Sampdoria-Verona alle 15 e Udinese-Fiorentina alle 18. Lunedì 9 alle 18.30 Sassuolo-Brescia.
STOP ANCHE IN EUROPA Non solo il calcio italiano, ma anche in Europa porte chiuse. La Uefa ha infatti annunciato ufficialmente che Valencia-Atalanta di Champions League, si giocherà senza tifosi. All’andata a Milano, finì 4-1 per la Dea, con il club spagnolo che sarà costretto a giocare senza i suoi “caldi” tifosi contro i bergamaschi. Stesso discorso vale per le prossime partite, ovvero Inter-Getafe e Roma-Siviglia di Europa League, che saranno disputate regolarmente, ma senza tifosi sugli spalti. La Uefa dovrà quindi adeguarsi alla scelta del governo italiano sia in Champions League che in Europa League. Per gli eventuali quarti di finale delle due competizioni va invece attesa l’evoluzione dell’emergenza sanitaria in Italia e in Europa: Champions ed Europa League torneranno dal 7 al 9 aprile quando l’attuale decreto sarà scaduto ma al momento si naviga ovviamente a vista.