Sorteggio difficile per la Roma che agli ottavi di Europa League pesca il Siviglia dell’ex Monchi. Non è stata affatto benevola l’urna di Nyon visto che i giallorossi hanno pescato una delle grandi favorite alla vittoria finale e che di Europa League se ne intende. Andata in Andalusia, al Sanchez Pizjuan il 12 marzo, ritorno la settimana successiva all’Olimpico. Per Monchi sarà un ritorno nella Capitale italiana dopo l’addio dell’anno scorso. “Il Siviglia è una delle squadre più forti del torneo. Li conosco bene, conosco bene il loro tecnico, hanno giocatori d’esperienza. Sono quarti in Liga, sono fortissimi – ha spiegato a Roma Tv Paulo Fonseca – La prima partita è sempre molto importante. Fare un buon risultato fuori aiuterebbe. Ora il vantaggio è del Siviglia che gioca la prima in casa, ma se dovessimo fare un buon risultato diventa nostro il vantaggio”. E’ la squadra che insieme al Manchester United, è quella più complicata da incontrare e dunque non sarà sicuramente semplice, per gli uomini di Fonseca, affrontarli.
La squadra – Lopetegui, dopo l’esperienza fallimentare come ct della Spagna e quella ancora più sottotono sulla panchina del Real Madrid, è ripartito dall’Andalusia con l’obiettivo di riportare il club ai fasti della gestione Emery. A chiamarlo è stato una vecchia conoscenza della Roma come Monchi, architetto del grande ciclo vincente sotto la guida dell’allenatore basco ma anche ex direttore sportivo dei giallorossi fino all’estate scorsa. Sotto il profilo del modulo, il Siviglia gioca solitamente col 4-3-3 e in ogni caso, anche quando il modulo base viene cambiato, l’attacco a tre è un dogma che non viene modificato, con Suso potenziale protagonista dopo l’arrivo, via Milan, nel corso del mese di gennaio.
La stella – Sono diversi i giocatori di alta qualità che il Siviglia può vantare all’interno della sua rosa, ma uno dei giocatori che la Roma dovrà tenere sotto stretto controllo è una conoscenza fresca della nostra Serie A, ovvero Suso. L’esterno spagnolo è passato in prestito con obbligo alla corte di Lopetegui e si è subito inserito tra i titolari, tra l’altro segnando di già un gol nel pareggio contro l’Espanyol dove è stato autore anche di un assist. Oltre a lui, da ricordare anche Banega a centrocampo e Ocampos in avanti, esterno sulla fascia opposta di Suso e miglior marcatore della squadra con 10 gol. In difesa, occhio al terzino sinistro proveniente dal Real Madrid Regulion, che sta disputando un’ottima stagione.
Il rendimento stagionale – Il quarto posto in classifica nella Liga è in linea con gli obiettivi stagionali del club, visto anche il punteggio alla pari dell’Atletico Madrid, al terzo posto solo per gli scontri diretti. Il problema è che la mancanza di continuità, ha portato il Getafe a un passo da raggiungere gli andalusi, sotto tiro anche dalla Real Sociedad, a soli tre punti di distacco. Due vittorie nelle ultime sei gare di campionato, con altrettanti pareggi e sconfitte, sono il biglietto da visita con cui la squadra di Lopetegui si è presentata ieri al ritorno dei sedicesimi contro il Cluj, pareggiando e rischiando di uscire con un gol annullato nel finale alla squadra rumena. Due pareggi in Europa che dunque dimostrano come il rendimento delle ultime settimane sia decisamente sotto tono. I tifosi andalusi non sono convinti che la squadra riuscirà né ad accedere alla prossima Champions né almeno alle semifinali di Europa League. Il compito dei calciatori, sarà quello di smentire tutti con un rendimento migliore in questa seconda parte di stagione.
La formazione tipo schierata da Lopetegui col 4-3-3: Vaclik; Navas, Diego Carlos, Koundé, Reguilon; Banega, Fernando, Jordan; Suso, De Jong, Ocampos.
Altro scontro con un’altra spagnola per l’Inter di Antonio Conte che agli ottavi troverà il Getafe, splendido interprete in Liga. I nerazzurri giocheranno l’andata a San Siro il prossimo 12 marzo, mentre il ritorno sarà disputato a Madrid il 19 dello stesso mese.
Un sorteggio buono. Dopo la doppia sfida col Ludogorets, i nerazzurri di Antonio Conte se la vedranno col Getafe, club rivelazione di Liga con sede nella periferia metropolitana di Madrid. Un accoppiamento definito normale visto che sono stati evitati gli spauracchi Manchester United e Siviglia, ma pure squadre sulla carta decisamente inferiori come Lask, Basilea o Copenaghen. Appuntamento al 12 e al 19 marzo, intanto cerchiamo di scoprire quali sono i segreti della società madrilena.
La squadra – Secondo molti, il tecnico José Bordalas sta seguendo le orme di Diego Simeone. Un cholista in fase di costruzione, che basa il suo stile di gioco sulla cultura del lavoro, ordine tattico e tanta tante grinta sul campo. I tifosi ed i giocatori dell’Ajax si sono lamentati per ‘un gioco che non fa divertire il pubblico’, proprio come quello dell’Atletico Madrid. Ma alla fine quello che conta è sempre il risultato. E Bordalas, in questi anni, li sta conquistando. Prima con la promozione in Liga, poi con l’avventura europea. La squadra si schiera su un quadrato 4-4-2, vedere un cambio tattico è praticamente impossibile se non a gara in corso.
La stella – Tante e nessuna. Nel senso che lo straordinario cammino del Getafe si fonda principalmente sulla forza della squadra. Poche individualità, quelle che ci sono devono mettersi al servizio del gruppo. Detto questo, potremmo indicare Angel Rodriguez, attaccante vicinissimo al Barcellona nei giorni scorsi. E invece parliamo di Jaime Mata, ex capocannoniere della Segunda Division. In stagione sono 11 i gol segnati in 28 presenze dal classe ’88, il tutto condito da 5 assist. Attaccante longilineo ma con buon fisico, vive principalmente nell’area di rigore ma da buono spagnolo si fa valere anche col pallone fra i piedi. E nella tecnica di tiro e nella visione della porta ci sono forse le sue migliori qualità.
Il rendimento stagionale – Qualche alto e basso di troppo, in campionato. Ma nonostante questi momenti alterni all’interno della stagione il Getafe resta la più bella sorpresa della Liga di quest’anno. Attualmente la squadra di Madrid è al 5° posto alle spalle di Barça, Real, Atletico e Siviglia, ma senza le ultime due sconfitte (arrivate dopo 4 successi filati) la classifica sarebbe stata certamente migliore. Ad oggi in campionato sono 12 le vittorie, 7 le sconfitte e solo 6 i pareggi, arrivati per lo più nella parte iniziale della stagione. Il dato dei pareggi viene sottolineato ancora di più nel cammino europeo, visto che in 8 partite sono arrivati 5 successi e 3 sconfitte. Dopo aver superato il girone con Trabzonspor, Krasnodar e Basilea, il Getafe ha eliminato l’Ajax, sorpresa assoluta della scorsa edizione della Champions League.
La formazione tipo di Bordalas, schierata col 4-4-2 – Soria; Suarez, Etxeita, Djené, Olivera; Nyom, Arambarri, Maksimovic, Cucurella; Mata, Angel Rodriguez
Questo il quadro completo degli ottavi di finale di Europa League
Basaksehir-Copenaghen
Olympiacos-Wolverhampton
Rangers-Bayer Leverkusen
Wolfsburg-Shakhtar
Inter-Getafe
Siviglia-Roma
Eintracht/Salisburgo-Basilea
Lask-Manchester United