dall’inviato
Massimo Ciccognani
BUCAREST L’amarezza della mancata qualificazione alla fase finale di Euro 2020, cozza maledettamente con il sorriso e lo sguardo fiero di Razvan Burleanu, 35 anni, da due mandati presidente della federcalcio di Romania. Al timone dal marzo 2014, ha raccolto una pesante eredità, quella di riportare il suo Paese tra le grandi d’Europa. Impresa non facile. Qualificazione a Euro 2020 mancata per una serie di circostanze, il pari in pieno recupero contro la Norvegia e la sconfitta interna contro la Svezia che hanno chiuso alla Romania la possibilità di brindare ad una qualificazione fondamentale per il Paese visto che Bucarest è sede dei prossimi europei (tre partite nel girone di qualificazione ed un quarto di finale). Qualificazione appesa ad un filo, quello del play off contro l’Islanda che già sta facendo discutere. E non poco. “Siamo felici e orgogliosi di ospitare questo grande evento che è l’europeo itinerante del 2020 nella città di Bucarest – ha spiegato il presidente Burleanu – e speriamo di poter centrare la qualificazione attraverso i play off, anche se stiamo cercando di capire quello che accadrà a marzo. Giocheremo da calendario contro l’Islanda a Reykjavik, ma secondo noi non ci sono le condizioni per giocare una partita di tale importanza in Islanda. I campi ghiacciati non aiutano a giocare bene al calcio una partita che vale tantissimo. Noi ci teniamo, vogliamo provare ad andare a Euro 2020, ma in Islanda non ci sono le condizioni per giocare. Una lotta impari, visto che loro sono abituati al clima e al terreno di gioco. Per questo – ha aggiunto il numero uno della federazione romena – stiamo lavorando con la Uefa per far si che questa partitissima venga giocata su un campo migliore, per esempio in Danimarca. ne stiamo parlando e speriamo di trovare la risoluzione al problema”.
Un passaggio non facile verso la qualificazione. Bucarest, e lo abbiamo visto in questi giorni, respira l’aria del grande evento con passione. E un europeo senza la Romania farebbe perdere appeal alla manifestazione. “Noi vogliamo rientrare dalla porta secondaria, ma rientrare nel giro – aggiunge Burleanu – Sappiamo che non sarà facile. Per ora dobbiamo concentrarci sull’Islanda poi, eventualmente, penseremo alla seconda partita playoff contro la vincente di Bulgaria-Ungheria. La nostra – conclude il presidente Razvan Burleanu – non è una missione facile, ma stiamo lavorando per restituire dignità alla nostra nazionale. C’è molto da lavorare e da fare, ma con l’Europeo, possiamo gettare le basi per un nostro ritorno”.