Massimiliano Caputi *
Si ricomincia da Torino. La pausa è servita per riprendere fiato dopo i terribili 20 giorni, ma ha lasciato delle scorie non ancora completamente superate. Asamoah dovrà essere dosato, Sensi e Gagliardini non sono ancora pronti. D’Ambrosio dovrebbe tornare dopo il mese di stop e come sempre si sente solo quando è assente la sua importanza e duttilità potendo giocare in diversi ruoli. Con Politano ancora fuori ritroviamo però Lazaro confermare le buone prestazioni delle settimane scorse. Ma è tutto il gioco d’attacco ad aver sorpreso i tifosi nerazzurri. Il Mister ha saputo riformulare tutto il gioco d’attacco orfano di Icardi e Perisic, i riferimenti offensivi delle ultime stagioni. L’Inter è diventata a tutti gli effetti una macchina da gol: neppure una partita senza segnare! Siamo ad un terzo del Campionato e la squadra ha dimostrato ampiamente una vena sottoporta che non conoscevamo o ricordavamo. Una costanza di rendimento che non trova uguali in Europa. Quello che sorprende ancora di più e al contrario, è che analoghi fuochi d’artificio non si vedono in difesa, con qualche sofferenza di troppo nel muro a tre. Lukaku e Lautaro si alternano come protagonisti di questa creatività e concretezza offensiva segnando oltre la metà dei gol totali.
Esposito è il futuro che arriverà, mentre Bastoni ha dimostrato di crescere di partita in partita beneficiando della vicinanza di un De Vrij che sa lavorare anche come regista. Barella in questo momento dimostra furore e qualità da leader, il ragazzo ha cuore ed è diventato insostituibile.
Allora avanti tutta, altre 7 partite tutte di un fiato fino alla sosta di Natale, la prima a Torino contro l’ex Mazzarri poi la fondamentale trasferta di Praga: la Champions, nonostante la sconfitta di Dortmund, rimane nelle nostre mani.
* ex arbitro internazionale di pallanuoto, tifoso Inter