Quel rigore grida vendetta, ma ora testa solo al Milan

Stefano Sale *

Dopo la brutta partita con la Samp il tifoso romanista si aspettava una reazione, quella voglia e determinazione ormai latitante da un po e un qualcosa che assomigliasse ad una partita di calcio più che altro.  Anche se rimaneggiata da una grave situazione infortunati, a Genova chi era sceso in campo non aveva fatto una bella figura. Serviva una scossa per ritrovarsi. Ed ecco che col Borussia finalmente si è visto un altro piglio, la squadra ha lottato ed ha giocato con voglia, e si è rivisto un Fonseca battagliero sotto la pioggia battente. Ma poi tutto viene vanificato dall’ennesimo errore arbitrale macroscopico, addirittura stavolta a livelli impensabili in Europa. Un netto colpo di faccia di Smalling su ribattuta viene travisato per un fallo si mano, ed ecco che la serata si trasforma in un altro incubo. Minuto 93, mancavano una manciata di secondi alla fine quando l’arbitro scozzese decide l’impensabile. Calcio di rigore. Il mondo incredulo. La Roma viene scippata della vittoria, un danno enorme per come cambia la classifica del girone, ma anche un altro colpo a squadra e tifosi, ancora una volta sotto scacco arbitrale quest’anno. Impensabile non avere ancora il VAR a disposizione in questa competizione. Morale della favola, la Roma già cosi rabberciata ne esce con le ossa rotte stasera, come se ce ne fosse bisogno. Ma non c’è tempo. Bisogna rialzarsi e lottare, con veemenza. Domenica arriva il Milan. È troppo importante vincere.  Diamo il fritto come stasera. Contro tutto e tutti. Avanti Roma!

* Roma Club Dublino, tifoso Roma