Stefano Sale *
“Mi sto italianizzando” non ha portato bene. E sperimentare troppo a volte non paga. Fonseca ha ritenuto cambiare perchè spaventato dall’ Atalanta, una buona squadra si, ma sconfitta 4-0 a Zagabria e che ha faticato contro la Fiorentina ultima in classifica la settimana scorsa. Vedere l’Atalanta lottare su tutte le palle, vincere tutti i contrasti, sempre prima sulle prime e seconde palle, non è stato un bel vedere. Una Roma lenta, prevedibile, mai in pressing, tanti appoggi sbagliati. Una squadra mai in controllo, in difficoltà perenne in mezzo, che ha provato a reagire solo negli ultimi 10 minuti. E dire che la Roma ha avuto le sue belle palle gol, da quella clamorosa di Zaniolo a Kalinic, passando da Dzeko a Smalling. Ma sono stati degli sprazzi. Kalinic ha avuto due occasioni in due partite riuscendo a sparare sempre addosso al portiere. Smalling ha fatto una buona partita, uno dei pochi a salvarsi, peccato per quel colpo di testa fuori. Questa partita va dimenticata in fretta. Un passo indietro, una grossa delusione, perchè non ce l’aspettavamo. Un peccato perchè Fonseca ha rimescolato le carte quando forse non c’era bisogno. Un brutto incidente, segnale di debolezza che ha ridimensionato l’atteggiamento ed il percorso della squadra fatto finora. Meglio perdere 2-3 ma senza snaturare se stessi. Un errore che speriamo non accada più. Adesso a Lecce per vincere. Avanti Roma.
* Roma Club Dublino, tifoso Roma