Francesco Cortellessa *
Gli orrori visti in queste due partite consecutive, sono qualcosa di inaccettabile in un percorso di crescita di una squadra che vuole dimostrare di essere in grado di ambire ai vertici sia del campionato che dell’Europa League. Peggio non poteva iniziare questo primo mini-ciclo di partite per la Lazio. Due sconfitte pesanti, entrambe in rimonta, entrambe con un crollo inspiegabile nel secondo tempo ed entrambe contro squadre nettamente inferiori alla squadra biancoceleste. Un doppio stop imperdonabile, qualcosa di difficilmente pronosticabile e perciò amaro da mandare giù. Vanno trovati i perché di un atteggiamento che da anni si protrae. È da Salisburgo 2018 che la Lazio soffre di improvvisi cali di concentrazione, di momenti di vero e proprio blackout, che poi sfociano in risultati incredibili, in rimonte inaspettate, in punti persi su punti persi. Una squadra che ambisce alla qualificazione in Champions non può permettersi di perdere terreno dagli avversari in partite così. La Lazio vale di più, molto di più di quanto visto negli ultimi 180 minuti. Allora dovrà subito rispondere con il Parma, per scacciare una crisi che altrimenti, con un terzo risultato negativo sarebbe ufficialmente aperta. La speranza è che Inzaghi possa trovare una soluzione ai problemi della sua squadra il prima possibile. È lui il primo ad essere a rischio, il silenzio della società fa rumore. Lotito e Tare sono convinti di aver dato una rosa di livello al mister Piacentino, mi permetto di dire che sarebbero bastati anche solo i titolari per battere SPAL e Cluj, con tutto il rispetto. Il problema non sembra di uomini, ma di testa. Compito del mister far cambiare atteggiamento, dare un giro di vite e lasciarsi alle spalle questo primo accenno di crisi.
* tifoso Lazio