Milan-Inter -3: un derby che vale la Champions League

Silenzio, domenica sera si accendono i riflettori del “Giuseppe Meazza”: c’è Milan-Inter, il derby, mai partita banale, l’una diversa dall’altra, probabilmente come tutte le stracittadine. Una storia lunga 110 anni, dalla prima che si giocò il 10 gennaio del 1909 (si chiamava Campionato Federale) giocata al Campo di Porta Monforte. La vinse il Milan, di misura, per 3-2. La prima volta a San Siro fu 3 aprile del 1927. Una storia che parla di 222 derby giocati, con 79 vittorie per l’Inter, 76 per il Milan e 67 pareggi.  

I numeri Il miglior cannoniere di questa partita è stato Andriy Shevchenko con 14 gol. Paolo Maldini è stato il giocatore con maggiori presenze (56 derby giocati). Curiosità: gli ultimi 7 derby sono stati decisi tutti in pieno recupero, con il gol vittoria di Icardi al minuto 94 e quello di Zapata al minuto 97.

Qui Milan Rossoneri in grandissima forma. Cinque vittorie di fila per Rino Gattuso. Unico assente Bonaventura, da tempo ai box e che si rivedrà solo la prossima stagione. Milan che comunque, al netto delle ultime vittorie, ha palesato un certo calo fisico, anche se in questa circostanza Gattuso avrà tutto il tempo per preparare la sfida visti i non impegni europei.

Qui Inter I nerazzurri arrivano al derby dopo un periodo buio, rilanciati dalla vittoria con la Spal. Molti gli indisponibili per Luciano Spalletti che non potrà contare su Miranda e Brozovic, oltre a Perisic, Nainggolan e Mauro Icardi sul quale però il tecnico di Certaldo spera in un recupero lampo. Da non trascurare l’impegno europeo di stasera che di certo porterà un dispendio di energie importanti in chiave derby.

Corsa champions Dire che è una partita fondamentale è scoprire l’acqua calda. Milan a più uno sui nerazzurri, obbligati a tenere il passo dei cugini. Un successo per scavalcarli, ma anche un pari non sarebbe niente male e terrebbe le porte dell’Europa apertissime. Chi invece sogna e spera nell’allungo è Gattuso che con un successo andrebbe a +4. Previsto il tutto esaurito, per una sfida tutta da vivere e godere fino in fondo.